martedì 12 novembre 2013

Una Croce senza Cristo




Il risveglio di Caserta ha una data; il 9 Novembre 2013. E' una data che entrerà nella storia ma non è purtroppo, come quasi tutte le date storiche, un evento di festa e di letizia. Sono venuto in macchina fino alla Stazione in compagnia di mio figlio maggiore, il quale si è unito al gruppo “Giovani Jesus”, giunti col treno.

Gruppo Giovani Jesus di Marcianise
Dopo averlo dunque lasciato  in compagnia degli amici mi sono avviato verso piazza Pitesti, nei presi della chiesa dedicata al Buon Pastore, luogo scelto per il concentramento, arrivando verso le 9:30. La piazza era stata appena inumidita da una lieve pioggerellina che rapidamente si stava asciugando sotto i raggi di un tiepido sole. La splendida sagoma gialla della chiesa del Buon Pastore dava un senso di gradevolezza, spiccando sul verde della Piazza, già presidiata da alcune centinaia di persone di varie associazioni. Mi avvicino immediatamente al gruppo numeroso “La Nostra Terra” di Marcianise, poi notando i ragazzi del servizio d’Ordine, tutti in maglietta bianca con su scritto “Caserta vuole vivere”. Mi avvicino e inizio a fare conoscenza,  con i ragazzi.  Avevo già deciso di fare questo post e quindi stavo raccogliendo informazioni ed impressioni e mentre sto la a guardarmi attorno e a prendere appunti, vedo un mio conoscente della protezione civile, pronto anche lui a fare la sua parte nel servizio d’ordine. Mi conduce da comandante che mi concede una piccola intervista spiegandomi come la manifestazione era nata su iniziativa di Don Antonello Giannotti per rispondere ad una esigenza morale, e che era stata raccolto l’invito da tutte le diocesi della provincia di Caserta che si sono attivate per portare una rappresentanza. L’invito era stato anche esteso a tutte le scuole.
La partenza del corteo, ore 11:00
Il corteo avrebbe dovuto avere le seguenti caratteristiche: In apertura una croce di legno, senza crocifisso a simboleggiare le croci e le sofferenze di tutti i malati e i loro familiari. Subito dietro c’era l corteo dei malati ed in particolare dell’UNITALSI;  Il clero,  rappresentato da Don Angelo Spinillo, vescovo di Aversa e Amministratore Apostolico di Caserta, dopo la morte per un cancro al cervello del vescovo Pietro Farina. Seguivano poi le scuole e i vari cittadini raggruppati o meno in associazioni di tutta la provincia.
Di Marcianise era presente in forze l’associazione Nostra Terra, poi la omonima di Macerata Campania e Recale ed infine la neonata di Caserta. Altra associazione presente in forma massiccia è il gruppo Giovani Jesus della parrocchia di San Giuliano Martire. Una piccola rappresentanza anche del Comitato Fuochi Sezione Marcianise. Numerosissima la partecipazione dei rappresentanti  del Movimento 5 stelle, di tutta la provincia, a testimonianza di una battaglia da molti di loro intrapresa nelle associazioni in tempi nei quali il M5S non era ancora stato scelto per portare più in alto questa sacrosanta e vitale lotta.

Almeno 50.000 persone, in maggioranza studenti che hanno percorso, con vari  linguaggi ed espressioni le strade di Caserta, come per esempio le associazioni di migranti, che cantavano e suonavano tamburi, i più poveri tra i poveri, fuggiti da una guerra o dalla fame che li stava uccidendo e finiti invece in un’altra guerra che invece delle pistole usa veleni e tossine al pari di armi chimiche, in grado di danneggiare irreparabilmente il DNA anche purtroppo delle generazioni future. Una guerra non dichiara, ma frutto dell’ingordigia umana e della sua illusione di dominare il mondo.
Fischietti, slogan vari, i cori dei tantissimi giovani e ragazzi che hanno veramente fatto la differenza qualitativa e quantitativa rispetto alle “vecchie” manifestazioni, appannaggio di pochi pazzi allarmisti posti all’indice dalla società perbene e dalla politica camorristica/affaristica che purtroppo ancora ha intatto il suo consenso. Unica magra consolazione è che ora si ha il coraggio di chiamarla col suo nome. Criminale.


Cosa c’è da fare ora? Di cosa rammaricarsi? Per primo c’è da dichiarare senza false pretese che oramai per molte zone è troppo tardi. Le vecchie cariatidi della politica per non perdere quello che é per loro è un diritto acquisito, prometteranno bonifiche, ne inizieranno tante e saranno magari fatte a pioggia e nulla potranno portare a termine. Io da loro non voglio nient’altro che se ne vadano e lascino ai nuovi cittadini l’onere di riparare al genocidio che essi hanno provocato e consentito. Non è possibile che chi per anni ha mischiato la sua faccia con chi ha portato avanti questo scempio si arroghi il diritto di scegliere i luoghi e i modi delle bonifiche. Non mi posso fidare che questo non venga fatto con i soliti metodi che hanno contribuito e foraggiato il disastro.  Cosa fare dunque? Mandarli tutti a casa, possibilmente circondariale.
Ma più importante è informare la popolazione che anche i nostri comportamenti possono a volte contribuire allo scempio. I rifiuti intombati o sepolti vengono in maggioranza da fuori regione ma il malaffare e l'economia sommersa, che pure ha come acquirenti a volte grosse griffe, mentre le eccedenze finiscono sulle bancarelle, vengono prodotti in centinaia di fabbrichette che e pur vero che danno lavoro ma contemporaneamente producono rifiuti altrettanto illegali delle borsette e scarpe. Rifiuti che vengono spesso abbandonati nelle campagne e diventano letto di combustione per quello che è evidente a tutti perché tutti vedono: gli enormi roghi tossici che hanno dato a questo angolo di mondo il nome di Terra dei Fuochi. Per ogni chilo di merce "buona" almeno cinque chili sono scarti e rifiuti inutilizzati.  E paradossalmente proprio a questi fuochi che dobbiamo lo scoperchiamento della cloaca e l'evidenza del genocidio commesso. E questo che bisogna insegnare a tutti affinché si abbia vera consapevolezza.
Queste stesse parole sono state pronunciate dai vai ospiti i quali a turno dai porticati del municipio hanno espresso il loro messaggio alle decine di migliaia di astanti che riempivano come un fiume in piena Piazza Vanvitelli. Purtroppo causa la lunghezza del corteo non ho potuto sentire dall'inizio tutti gli interventi.
L'intervento di Padre Maurizio Patriciello
 Padre Maurizio Patriciello: Ha sottolineato che la camorra i veleni non li possedeva ci sono tante persone che vogliono fare le “verginelle”, ha detto. Confindustria deve dare risposte. Ha ricordato che i materiali delle bonifiche di Cengio sono finiti a Giugliano. Non Giugliano è andata a Cengio ma Cengio è venuta a Giugliano, forse in riferimento alla propaganda razzista del regime che per anni e ancora oggi discredita il sud e i meridionali in nome di una presunta superiorità di civiltà e pulizia del Nord. La politica ha le sue colpe, deve fare la sua parte. Bisogna incrementare le pene, non basta una semplice multa ma confiscare i beni dei camorristi e usarli per le bonifiche. Tracciare i rifiuti con il SISTRI,  attivare la video sorveglianza. Oggi siamo un popolo, ma soprattutto gente che soffre. E’ una vergogna che tanti processi iniziati si siano poi risolti per prescrizione.
Mentre ancora stava parlando giunge una cattiva notizia: Sembra che il Generale Costa, che tanto bene sta facendo alle nostre terra,  lo vogliono sostituire e questo è il classico metodo della politica che non vuole che si faccia qualcosa. Non una pallottola ma una promozione ma il risultato è lo stesso chi fa bene il suo lavoro deve smettere.

L'intervento di Mons. Angelo Spinillo
Monsignor Angelo Spinilo ha spiegato come noi tutti ci siamo fatti abbagliare da una falsa idea di progresso. Bisogna rivedere tutto il sistema produttivo e sociale. Bisogna passare da un sistema competitivo ad uno inclusivo. Non dobbiamo farci abbattere dalla cultura dello scandalo ma farci guidare dalla cultura dell’accoglienza.




Monsignor Raffaele Nogaro, ex vescovo di Caserta, malato da anni di leucemia, quindi anch'esso portatore di croce, ha avuto la sfortuna che il microfono non funzionava e poco si è potuto ascoltare dalla sua voce coperta di manifestanti che continuavano a riempire Piazza Vanvitelli e a scaglioni annunciavano scandendo slogan e suonando strumenti il loro esserci. Qui ho visto proprio la mano del signore che ha fatto in modo legando le poche parole che trapelavano a scatti dagli altoparlanti fossero tutte cariche di significato:  La chiesa ha preso il cammino della liberazione verso la salvezza. Come già Gesù è scesa per le strade. Gesù ha fatto come i preti oggi.

Dopo la manifestazione si è sciolta e sono andato sotto i porticati del municipio e ho incontrato padre Alex Zanotelli, ll cui intervento non ho purtroppo ascoltato. In seguito una delegazione è salita su dal sindaco e dalla istituzioni e qui sono andato via.

sabato 18 maggio 2013

La canapa sativa






Canapa Sativa    

TempoProcedimento anticoProcedimento moderno
Semina19 Marzo 30 AprilePiantato a manoCon macchina seminatrice modificata
Raccolta19 Luglio 31 AgostoScavato a manoFalciato a macchina
Essiccazione al suolodai 4 ai 5 ggSi formavano Listre e Muscelloni
Dopo imbiancatiraSi batteva a terra quattro o cinque volte per togliere le foglie (scutulià). Si togievano semi e fiori (scurià) strofinando su un telo sul braccio dale 11 alle 12 volte
Si univa in mazzette, in mattuli (ammattulià), poi si tagliavano le radici 

Maturazione nelle vasche3 a 5ggSi buttava nelle vasche alimentate con l'acqua dei Regi Lagni. si teneva a fondo tramite il peso di pietre
Ulteriore essiccazione11ggSi toglieva dall'acqua si metteva in gruppi (metàli) alzati a forma di tenda indiana e si asciugava. 
Lavorazione a casa
Si portava a casa, si conservava nel sottotetto (cimmarin) e all'occorrenza si lavorava (maciuliava) per separare la parte legnosa dalla fibra (canavuccioli)
Consegna al consorzio
Ogni tanto, all'occorrenza veniva portata al consorzio, periziata e pagata con assegno


Varietà    
NomeAltezza
Carmagnola4 mt
Pulusella3 mt

Quando fu coltivata?   
inizio3500 a.c.
Sospensione1977 (Legge cossiga)


Cosa si può fare con la canapa oggi?

1) Bio mattoni
2) Pannelli isolanti termici ed acustici
3) Nell'industria cartacea
4) Industria tessile e dell'abbigliamento
5) Miscela di cemento e canapa
6) Olio di semi
7) Cere
8) Saponi
9) Profumi e prodotti cosmetici
9) Vernici
10) Intonaci
11) Materiali plastici
12) biocombustibili

La canapa nei libri dei nostri padri
Descrizione di due macchine per gramolare il Lino e la Canapa, di Giacinto Carena, Torino 1819




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domenica 14 aprile 2013

Un giorno di ordinaria follia


Non è il titolo del famoso film di Michael Douglas, ma è la prima cosa che mi è venuta a mente per descrivere quanto scoperto a partire dal 2 aprile recandomi al punto ecologico di Marcianise, nei pressi del cimitero trovandolo chiuso. Ho pensato  essendo pasqua forse i dipendenti abbiano avuto un giorno in più di riposo. Ripasso il giovedì e trovo ancora chiuso. Scendo è noto un penoso cartello che recita 8:00- 14:00, ripetuto due volte. C’era da approfondire e poco da scherzare.
Cartello esposto davanti all'Ecopunto 

Contatto qualcuno che ne dovrebbe sapere e ottengo la spiegazione, che cerco di esprimervi nel migliore dei modi. Innanzi tutto gli operatori non sono due ma tre.Il terzo è responsabile della vagliatura e spedizione corretta del materiale. Vengo a sapere che da due anni circa, gli orari doppi, impegnavano gli operatori per 12 ore giornaliere, considerando le ore di pacco, creando non pochi disagi per gli operatori, Si sono aggiunti problemi di ordine pubblico per cui spesse volte gli utenti protestavano pretendendo che durante l'ora di spacco si prolungasse l'apertura, causando con ciò diversi interventi dei vigili del fuoco, per cui considerando anche la consuetudine di avere in altri Ecopunti della provincia un orario unico si è scelto che a partire dal 02 Aprile 2013 l’Ecopunto farà orario continuato, 8:00-14:00.
In un paese anormale dove la raccolta dei rifiuti costa il doppio che altrove, dove preziosi materiali atti al riciclo vengono gettati in discarica e addirittura grandi “geni” preferirebbero incenerire incassando i lauti incentivi CIP6, fregandosene di avvelenare centinaia di migliaia di concittadini, dove solo poche eccezioni incomplete quali bottiglie in PET, polistirolo  (quando non sotto sequestro) vetro, abiti, carta e cartone, ma scartando incomprensibilmente il prezioso alluminio vengono riciclati. In un paese dove cumuli di rifiuti sono abbandonati ogni giorno lungo le strade e regolarmente soggetti ad incendio causando diossina e cancro, mi domando cosa impedisce di raccogliere porta a porta tali preziosi e mortali rifiuti? Cosa impedisce la riapertura dell’isola ecologica già riattata? Dopo la denuncia querela che l’anno scorso ha portato come risultato la famosa dichiarazione di Balduzzi alla Cancellieri: “Qui abbiamo un’altra ILVA !”,
Cosa è stato in concreto fatto per impedire che qualcuno, pur di buona volontà decidendo un pomeriggio di consegnare nel punto ecologico materiali riciclabili, non rifiuti e trovandolo chiuso, vistosi con la macchina piena decida di sbarazzarsene abbandonandoli in luoghi isolati fornendo materiale incendiabile per chi per prendersi il metallo nei copertoni e fili elettrici, usa carta, plastica e vestiti come innesco di enormi roghi di morte? Chi o cosa è il responsabile di questo fetido veleno che appesta i nostro nasi d’estate e ci ha reso il luogo d’Italia con maggior mortalità di cancro? Mi domando anche cosa ne pensa il viceprefetto Cafagna, inviato da Roma a coordinare le azioni antiroghi. Credo che sarà s'accordo con me nel accettare la tesi che prevenire è meglio che curare.
           cosa è il responsabile di questo fetido veleno che appesta i nostro nasi d’estate e ci ha reso il luogo d’Italia con maggior mortalità di cancro? Mi domando anche cosa ne pensa il viceprefetto Cafagna, inviato da Roma a coordinare le azioni antiroghi. Credo che sarà s'accordo con me nel accettare la tesi che prevenire è meglio che curare.
           

sabato 19 gennaio 2013

Terapia Chelante o detossicante

Alcune precisazioni:
1) Non sono medico
2) Credo che le malattie autoimmuni e i cancri siano la stessa cosa ma a gradi di azione diversi
3) In rosso e azzurro le citazioni al sito www.procaduceo.org

Quello che mi spinge a scrive questo post è per così dire l'urgenza. Qualcuno potrebbe chiedersi il motivo e allora la risposta è questa: Ogni momento che passa un accumulo di sostanze tossiche può raggiungere una dose tale da compromettere seriamente la salute di una persona. Un chiarimento in base agli studi fatti in questi anni e alla mia esperienza credo sia dovere.
Innanzi tutto chiariamo cos'è una malattia autoimmune? Cliccando QUI potrete accedere ad un ottimo sito che chiarifica il funzionamento intimo di questo genere di malattie. 
leggiamo dunque "Si definiscono "autoimmuni" le malattie provocate da una reazione del Sistema Immunitario diretta contro qualche parte dello stesso organismo. Va notato che, in condizioni normali, tutto quanto appartiene all'organismo è protetto da tale aggressione perché esiste il meccanismo della tolleranza immunitaria."
Leggendo attenamente sil sito linkato,  si evidenziano due punti fondamentali

  1. L'importanza capitale dell'intestino
  2. L'azione del tessuto linfatico
Le malattie autoimmuni colpiscono più frequentemente:
  • La cura secondo la medicina ufficiale avviene nei seguenti modi:

  1. Si somministrano medicinali che sopperiscono alla mancata funzione dell'organo malato. Per esempio, se il danno riguarda un ridotto funzionamento della tiroide, si dovrà somministrare l'ormone secreto dalla tiroide, ecc.;
  2. somministrazione di farmaci immunosoppressori (riducono l'azione del Sistema Immunitario) o di corticosteroidi (riducono i processi infiammatori). Va notato che questi medicinali possono avere degli effetti collaterali anche gravi.
Le tossine e sostanze di scarto vengono assunte e prodotte continuamente nell'organismo, esse poi vengono smaltite con il seguente meccanismo:

Fase di smaltimento. Dalle ore 3 del mattino, all'incirca fino alle 15, in questo periodo il connettivo appare come una gelatina sciolta, solubilizzata (stato di sol) ed in esso avviene la demolizione e lo smaltimento di scorie e proteine. In questa fase si possono riscontrare:


  1. fase dell'attività,
  2. simpaticotonia,
  3. idrolisi proteica,
  4. degradazione,
  5. smaltimento.


Fase di ricostruzione. Dalle ore 15 fino a circa le 3 del mattino. In questa fase avviene la ricostruzione del connettivo e delle sostanze indispensabili alla vita delle cellule. Osservando il connettivo vedremo che appare come una gelatina che si ricondensa (stato di gel). In questa fase riscontriamo:
  1. fase della stasi,
  2. vagotonia,
  3. ricostruzione proteica,
Cominciamo col sottolineare e riflettere su cosa accade ai cibi una volta assunti:
Essi, non sono affatto "dentro di noi". È pur vero che sono nella parte interna del nostro corpo, ma non nei suoi tessuti in quanto lo potranno essere solo dopo esser stati digeriti ed assimilati. Per questo motivo buona parte del Sistema Immunitario è collocato sulle pareti dell'intestino tenue (Placche di Peyer), in quanto deve stare attento che attraverso i cibi non penetrino nel nostro organismo anche sostanze pericolose.

Come considera le malattie autoimmuni la medicina ufficiale?
Le malattie autoimmuni sono solitamente ritenute incurabile perché La Medicina accademica riesce a catalogarne gli effetti, ma non ha ancora compreso il motivo per cui il Sistema Immunitario del paziente aggredisce delle aree dove, apparentemente, non vi sono problemi. Tale auto aggressione  viene imputata ad una sorta di "impazzimento" del Sistema Immunitario che "perderebbe" la capacità di riconoscere le strutture dell'organismo in cui opera da quelle estranee e pericolose.

Dove è situato il Sistema Immunitario? Si può praticamente dire che tutti conoscono il lavoro del Sistema Immunitario, e come esso sorvegli e protegga continuamente tutto l'organismo. Ma vi è una cosa che pochi conoscono è il fatto che una delle sue parti più attive è nel Sistema Linfatico che, soprattutto nei gangli linfatici, si occupa di ripulire la linfa da tutte le sostanze indesiderabili. Ricordiamo che la linfa, ne abbiamo circa 12 litri, circola lentamente in tutto l'organismo raccogliendo le cellule morte e tutto ciò che può essere nocivo per l'organismo.

Quali organi o tessuti predilige?
l'attacco del Sistema Immunitario sembra prediligere dei particolari tessuto dell'organismo, fino a distruggerli. Talvolta provoca la crescita anormale di un organo o di una ghiandola, o ne modifica il funzionamento. Tra questi organi e tessuti possiamo elencare:

  • cellule del sangue,
  • ghiandole endocrine (tiroide, pancreas, ecc.),
  • legamenti,
  • muscoli,
  • pelle,
  • tessuti connettivi,
  • vasi sanguigni.

Come combatte la medicina ufficiale?
approccio non è rivolto a rimuovere la causa, in quanto sconosciuta e, fondalmentalmente, si avvale di:
Al sottoparagrafo "L'APPROCCIO OLISTICO" prende in esame quello che viene chiamato tessuto connettivo (matrice o mesdenchima) spiega che esso è il 20% del peso corporeo.
Il provengono dal lavoro cellulare produce sostanze tossiche (tossine endogene), dalle fermentazioni e putrefazioni eventualmente presenti nel colon e da agenti esterni tra cui elenchiamo: virus, batteri, farmaci, metalli pesanti (alluminio, piombo, mercurio, ecc.), sostanze chimiche, ecc. (tossine esogene).
Veniamo a scoprire che le sostanze tossiche vengono raccolte nel sangue ed espulse mediante i polmoni e i reni.
Tutto questo in una persona sana, ma in condizioni sempre più frequenti tali sostanze non vengono  espulse. Esse si accumulano nel tessuto connettivo.

La raccolta delle sostanze di scarto viene fatta dalla linfa, 12 litri di liquido che si muove molto lentamente raccogliendo i rifiuti e provvedendo a renderli completamente liquidi facendoli passare attraverso i nodi linfatici. Compiuta tale operazione la linfa si riversa nel sangue che, innanzitutto, passa nel fegato affinché i veleni possano essere neutralizzati, e quindi nei reni che lo filtrano lasciandolo puro e, tramite l'urina, espellono le sostanze che vanno eliminate.
Il processo di accumulo dei rifiuti nel connettivo e la sua pulizia non sono continuativi ma avvengono i due fasi distinte:
Qui ho immaginato come le cellule galleggino in una soluzione nutritiva, a ph costante, che se alterata può più o meno favorire la proliferazione; l'annichilimento; la morte di alcune cellule o lo scambio intercellulare.
Ecco che da più parti si sente dire che per combattere i tumori bisogna usare elementi come il "bicarbonato di sodio" che abbassando l'acidità non favorisce lo sviluppo di alcune cellule tra le quali quelle così dette patogene.

Può capitare che la fase di smaltimento non funzioni a dovere e questo porta, come primo effetto dell'accumulo di tossine, all'infiammazione.
E la gelatina disciolta (stato di sol) della matrice connettivale si potrà rigelificare (stato di gel) solo quando il tessuto connettivo sarà stato completamente pulito Da quel momento verranno anche ripristinate le due fasi giornaliere di ricostruzione e smaltimento.
Negli ultimi anni si è scoperto che il Sistema Immunitario è stimolato dal calore (ecco perché si usa l'ipertermia nella cura dei tumori), e funziona nel migliore dei modi a partire da una temperatura di 38,4° C.
Analizzata con queste informazioni l'infiammazione e, ovviamente, la febbre che ne costituisce il sintomo più generale, non vengono affatto considerate come una malattia da combattere, ma un meccanismo biologico tendente a riportare l'equilibrio e la buona salute.

Al paragrafo "Si può guarire da una malattia autoimmune?" leggiamo per combattere le intossicazioni bisogna seguire un regime alimentare corretto, magari con l'aggiunta di farmaci specifici, ma anche e sopratutto un attacco frontale verso il problema: "Una pulizia radicale dell'intestino".

Dopo questo primo sunto del sito passiamo a quello che fa parte della mia esperienza. Ritenendo che valesse la pena tentare una cura chelante mi sono recato da un farmacista che oltre ad essere laureato in farmacia ha anche una laurea in pediatria. Purtroppo non ha voluto essere citato ma posso aggiungere che è un vecchio fautore delle medicine alternative, un vero ricercatore.
Gli ho posto la seguente domanda:
"Dottore! cosa mi sa dire delle cure chelanti?" 

L'ho visto veramente felice di poter dare una risposta e mi ha subito parlato di un prodotto da poco disponibile in farmacia e di un rimedio omeopatico che ha come scopo la pulizia del tessuto connettivo.

  1. EnterosGel della casa farmaceutica Guna
  2. Galium della casa farmaceutica Heel
L'EnterosGel come dice il suo nome è un gel bianco insapore ed inodore capace di attrarre a se i metalli pesanti. E' un prodotto testato dai Sovietici durante la guerra fredda e la nota casa farmaceutica, Guna ha avuto, dal 2009,  l'esclusiva della sua commercializzazione in Italia. 
Un sunto lo si trova QUI.
Enterosgel è un potente disintossicante, definito gastro-intestinale, che promette, con la sua formulazione in gel inodore ed insapore, di "agire a livello gastro-intestinale 'legando' le sostanze tossiche, soprattutto medio-molecolari, i batteri nocivi e gli allergeni, e rimuovendoli entro 12 ore dall'assunzione del prodotto". Ma Enteosgel, che sostanzialmente appartiene alla categoria degli "entero-assorbenti", promettette anche di migliorare "il profilo immunitario generale dell'organismo e il decorso di diversi disturbi, in particolare delle diarree infettive, di altri disturbi gastro-intestinali e delle malattie allergiche, e riduce l'effetto negativo dell'alcol in caso di abuso di bevande alcoliche"
La dottoressa Tatiana Rivkina (Medico Chirurgo laureata sia in Russia che in Italia) afferma: "Enterosgel è un efficace dispositivo medico con un'ampia gamma di possibili applicazioni in campo clinico. Per esempio si configura come valido presidio in gastro-enterologia, da affiancare agli opportuni trattamenti farmacologici, anche in caso di gravi intossicazioni alimentari. Infatti, grazie all'innovativa struttura dei suoi componenti, facilità l'eliminazione delle sostanze tossiche esogene ed endogene favorendo la normalizzazione della mucosa intestinale – conclude l'esperta - senza intaccare il delicato equilibrio della flora batterica".
Il Galium, come rimedio, fa parte dei farmaci della famiglia dell' omotossicologia, e come ogni sostanza di questo genere non ha indicazioni terapeutiche ma viene usata in svariati contesti e diluizioni.
Qui abbiamo un prodotto composto, cioè formato da un insieme di elementi omeopatici con prevalenza di Galium, approntato dalla nota ditta Heel.
Nel nostro caso specifico, lo scopo è quello di pulire il tessuto connettivo, che come abbiamo visto, è la sede dell'accumulo delle tossine.
Quindi l'EnterosGel agisce sulle tossine nell'intestino mentre il Galium attiva i processi detossicanti nel tessuto connettivo che poi vengono espulsi grazie ai reni e ai polmoni,
Come effetto visivo si è ridotta di molto la mia psoriasi atipica, definita così perché pur sembrando una psoriasi in realtà era diversa e incomprensibile al dermatologo. poi soffro meno il freddo e mi sento anche psicologicamente più rilassato.
Ho voluto scrivere questo primo post, sull'argomento, per cercare di suggerire una soluzione al gravissimo problema dell'inquinamento chimico che sopratutto nelle nostre terre sta mietendo centinaia di migliaia di vittime.